Nando Citarella & Folkabarett Quintet
In un’atmosfera di elegante avanspettacolo Nando Citarella riporta in vita la figura del posteggiatore, un tempo amato dal popolo e considerato “portatore della musica bella” (i compositori affidavano loro le nuove composizioni per verificare il gradimento da parte del pubblico). Tempi d’oro, quelli, per i musicisti ambulanti (che poi, tanto ambulanti non erano), che in qualche modo detenevano il monopolio della canzone stessa. Ma già negli anni Trenta il café-chantant presentava la macchietta de ‘O pusteggiatore viecchio. Ormai c’era la sciantosa, il tenore, la canzone drammatica che preparava la strada alla sceneggiata. E già allora dicevano che erano superati, inutili, patetici. Eppure ogni sera stavano là, al loro posto di combattimento, pronti a far sentire la loro musica, le loro storie, pronti, se necessario, a trasferire nella Pusteggia anche le nuove mode. Lo spettacolo è un lungo monologo e non solo (fatto di parole e di musica) che quelli della Pusteggia devono inventarsi, per dare un senso qualsiasi alla loro vita.
Compagnia "La Paranza"
La Compagnia La Paranza
presenta
Cantata di Natale
(Operina popolare per voci recitanti e musicanti)
“Comme Catarinea, Accussi Natalea”
Questo detto popolare che pare abbia un serio fondamento scientifico, ci dà il primo avviso che il
Natale è alle porte e
come tutti gli anni da 20 anni a questa parte la compagnia de “La Paranza” con i suoi musici e i
suoi teatranti prende
spunto da quelle che sono le tradizioni più pure di questa festa per portarle al pubblico in questo
magico periodo.
Attraverso un percorso tra il sacro-colto e il sacro-popolare Nando Citarella ha raccolto materiale
della tradizione del
centro-sud Italia fondendolo con materiale letterario (testi, poesie lettere e scene) tratte da
opere famose quali “La
Cantata dei pastori” del Perrucci, ad alcune laudi di Jacopone da Todi , alla scena del presepio di
Natale in Casa
Cupiello fino alle novene del Santo Natale tratte dalle Lezioni del predicare all’apostolica di S.
Alfonso Maria di
Liguori meglio conosciute come Quanno nascette ninno.
La Cantata viene aperta con una Pastorale calabrese e viene chiusa con una forma di canto questuale
ancora oggi in uso
in molti paesi del centro-sud che è la ‘Nferta (Offerta o Pasquella) dove i cantori passano di casa
in casa facendosi
offrire del cibo e del vino in cambio di canti e balli.
L’organico che propone questa particolare operina popolare è formato da :
VOCI RECITANTI
Isabella Grimaldi
Natale Russo
Nando Citarella
MUSICANTI
Salvatore Rotunno
Alberto D'Alfonso
Mauro Bassano
Gabriella Aiello
e con Ensemble Equivox
Strumenti usati:
Chitarra battente,Chitarrino,Mandoloncello, Mandolino,Bouzouki,Tammorre,Friscaletti, Putipù,Trocole,Marranzani, Violino,Lira calabrese, Lira cretese, Triangoli e Caccavelle,Tammorrone,Duff,Bendir,Nai
Testi e Musiche di : Anonimo, Tradizionali, De Filippo, Viviani, Perrucci,
Trilussa, Pasolini, Citarella, De Simone,Ungaretti,Morante.
Costumi di Nathalie Leclerc
Messa in scena di Nando Citarella
La Cantata può essere rappresentata in luoghi diversi, ma sarebbe preferibile in Chiese,
Cattedrali o Basiliche con
organico acustico e senza fonica.
P.S: In alcune occasioni la compagnia si avvale della collaborazione di 3 attori danzatori e 3 musici che arricchiscono il repertorio con scene e coreografie ispirate alle sacre rappresentazioni sul mistero della Natività dalle Calabrie a Napule
Il direttore artistico
Nando Citarella
Compagnia "La Paranza"
La rivisitazione, 50 anni dopo la straordinaria “lezione” di De martino, di alcuni momenti di una storia al femminile, tutta interna al Salento pugliese; e che ha a che fare in realtà con l’universo, femminile e magico, di tutto il Sud d’Italia. Una storia complessa che attraversa il tempo e il sociale, e che trova il suo momento più intenso in nuova lettura della “donna tarantata” riproposta sia attraverso il recupero di De Martino (comprese le “lettere di una tarantata” di Annabella Rossi) sia attraverso altri documenti e testimonianze. Il tutto accompagnato da molta musica, soprattutto musica dal vivo, con i musicisti che interagiscono continuamente con gli attori e (soprattutto) con le attrici sul palcoscenico.
Uno spettacolo di grandi emozioni, di ritmi e di musiche coinvolgenti, dove momenti di storia, cultura e costume sono alternati a momenti più spettacolari, a storie e situazioni più direttamente legate all’emozione. D’altronde lo stesso grande De Martino, intellettuale e antropologo tra i più grandi, fu visto piangere più di una volta durante le sue spedizioni di ricerca nel Salento: davanti a una bimba tarantata che danzava con un cuscino appoggiato sul capo, e davanti a una contadina che, avanzando sulle ginocchia, si batteva il petto violentemente davanti alla Madonna del santuario di Pierno.
Musiche della Tradizione Popolare Italiana,
Luciano Bellini, Donato Citarella (Nando)
Ideazione e Ricerche di
G. Curi – N. Citarella
Messa in scena di
Nando Citarella e Pino Calabrese
Costumi
Nathalie Leclerc
Cantanti:
Gabriella Aiello - Francesca Chiriatti - Mimma Santarsiero - Lorena Azzolini - Francesca Senatore
Danzatrici:
Mariapia Cammarata - Serena Tallarico - Silvia Maresio
Musici:
La Compagnia La Paranza
La Compagnia La Paranza
presenta
MOZART….AL CHIARO DI LUNA
da un’idea di Nando Citarella e Giandomenico Curi
ovvero
Cantata Streveza per ottetto misto
Serenate Mozartiane
intrepretate da attori, cantanti e fine dicitore
accompagnati da la “Petit Band Errant” alla maniera dei cantastorie
In questa notte al chiaro di luna un gruppo di artisti girovaghi incontra le opere del trittico Mozart - Da Ponte e le reinventa per sé, per il piacere di farle sue, usando i ritmi, il linguaggio e gli strumenti della tradizione popolare. Ma soprattutto facendo ricorso alla goliardia, l'irriverenza, l'ironia proprie del carattere napoletano.
Artisti cialtroni e romantici, musici esibizionisti e virtuosi, sono i cantastorie giocosi e al tempo gli interpreti drammatici e passionali di questa bizzarra e intrigante serata. Nel chiarore notturno Mozart viene attraversato e stravolto dall'esperienze e dall'espressione popolare, ma anche affiancato dai passi coraggiosi e sapienti degli autori teatrali a cui lui stesso si è ispirato.
Il pubblico viene accompagnato su questi sentieri pericolosi dove le serenate, i notturni, i nachtmusik, i divertissement si intrecciano alle parole di Molière, Tirso da Molina, Tritto.
La semplicità dell’esecuzione, affidata a voci naturali ed a un piccolo concertino strumentale, traduce in un linguaggio popolare e immediato la bellezza di una musica che non ha comunque al suo interno discriminanti di sorta.
MUSICHE DI W. AMADEUS MOZART, NANDO CITARELLA e della TRADIZIONE POPOLARE DEL CENTRO SUD ITALIA
Deh! Vieni alla finestra - Don Giovanni
La ci darem la mano - Don Giovanni
Madamina - Don Giovanni
Dalla sua pace - Don Giovanni
Il mio tesoro intanto - Don Giovanni
Notte e giorno faticar - Don Giovanni
Voi che sapete - Nozze di Figaro
Se vuol ballare - Nozze di Figaro
Unaura amorosa - Cosi fan tutte
Lamento d'amore - Gargano Tradizionale
Bamba Bilamba - Nando Citarella
Nana de Sevilla - Garcia Lorca
Naninellananina' - Nando Citarella
Testi Teatrali tratti dal Don Giovanni di Moliere, Tritto , dal Burlador de Sevilla di Tirso de Molina.
Tritto - Convitato di Pietra (Prologo di Pulcinella atto I scena I
Gioc. Andrea Cicognini - Convitato di Pietra (Isabella atto I scena XIII
Nando Citarella ( Io ti aspetterò)
Da Ponte – Don Giovanni (Donna Elvira atto I)
Nando Citarella (Attenzione)
Molière – Don Giovanni (Traduzione di Andrea Taddei atto IV scena IV)
Molière e la Commedie Classique di Louis Jouvet – Elvira o la passione teatrale (Traduzione di Giorgio Strehler atto IV
scena VI)
La Compagnia La Paranza
Nando Citarella con l’Ensemble de “La Paranza”
Presenta
CANTI DI VOCI LONTANE
(Canti, Cunti, Riti e Leggende d’Italia e del Mediterraneo)
Attraverso racconti, danze, canti e contrasti, guideremo lo spettatore in quello che vuole essere un viaggio nelle
Radici più profonde della nostra cultura.
Dai riti Dionisiaci al ballo della Notte di S Giovanni, dai contrasti in rima alle danze rituali e di possessione, fino
alle danze armate di origine Moresca.
Prendendo spunto dalle tradizioni di quei popoli che per tanti secoli hanno dominato nella nostra terra lasciando chiari
segni ancora oggi molto evidenti sia nel campo musicale che coreutico.
Si arriva poi al nostro secolo citando alcuni importanti autori come Viviani, D’annunzio, Garcia Lorca Kavafis ed altri
per confrontare il lavoro di questi autori e vedere quanto la radice popolare ha influenzato la loro musica e la loro
drammaturgia senza però tralasciare l’aspetto e la verve comica.
I brani che compongono il concerto fanno parte di alcuni lavori discografici che Nando Citarella ha registrato in questi
ultimi d anni (Voce ‘e Mare, Cantata d’Ammore, ’O Vesuvio, Terra ‘e Motus, Mare Nostrum, A Sera, Passio et Resurrectio,
Pulcinella e Karagoz, Suoni di Bande, A Pusteggia, 10&25AFACCIAMIASOTTOIPIEDIVOSTRI, Soffid’Ancia Finisterre, etc).
Organico Quartetto
Nando Citarella -Voce, Tammorra, Chitarrino e altro
Gabriella Aiello -Voce, Castagnette, Tammorra
Carlo”Olaf” Cossu -Violino, Canto Armonico, Didgeridoo
Riccardo Medile - Chitarra classica, Oud, Chitarra portoghese
Nando Citarella & Tamburi del Vesuvio
Nando Citarella & Tamburi del Vesuvio
Presentano
VOCE ‘E MARE
( A Oriente d’o Vesuvio)
Le voci, i suoni e i ritmi che da un punto all’altro del Mare si sono incontrati partendo dalla
cultura Arabo-Andalusa
della Siviglia “Porta d’Oriente”giunta a Napoli “Porta del Mediterraneo” e ritrovatasi
nell’America-Latina, grazie(o per
colpa)agli Spagnoli.
In molte culture vi si ritrovano elementi Sacro-Rituali o semplicemente Popolari e l’elemento che li
unisce è proprio il
Tamburo che pur cambiando forma di cultura in cultura ha sempre un ruolo fondamentale.
Ancora oggi in molte feste popolari(Sud-Italia,Sud-America,Africa-Mediterranea),lo strumento che
scandisce il Ritmo
Magico-Rituale è il Tamburo(a Calice,a Cornice,a Doppia pelle,etc).
Nando Citarella (studioso e suonatore di questo strumento),con
“Tamburi del Vesuvio”hanno deciso di realizzare uno spettacolo(per festeggiare i trent’anni di
attività e di ricerca in
questo campo) che, basandosi su testi e musiche sia Tradizionali sia di loro composizione propone
l’incontro tra queste
forme Metrico-Ritmiche e Magico-Rituali.
Quindi dall’Eleguà e lo Jesà cubano si arriva al Canto alla Disperata sia Pugliese che Calabrese o
al Canto a Ffigliola
e alla FronnaVesuviana come alle Off Mediorientali e al Cante Jondo Flamenco.
Giocando con questi intrecci ritmici si arriva poi ad un” Pastiche” o “Divertimento in Musica” che
unisce ancor di più
le varie culture da noi citate. Un saluto alla nostra maniera:
STATEVE BBUONO!!!
ORGANICO
Nando Citarella: Voce, Chitarra battente, Tammorra, Tromba de’Zingare, Ballo.
Gabriella Aiello: Voce, Tammorra, Castagnette, Ballo.
Carlo”Olaf”Cossu: Violino, Didgeridoo, Canto armonico.
Salvatore Rotunno: Chitarra, Oud, Laud Spagnolo, Voce.
Giovanni Lo Cascio: Cajon,Darbukka, Duff,Bendir, Djembè, Surdo, Shekerè.
Alberto D'Alfonso: Flauto Traversp, Sax Tenore.
Alessandro Patti: Basso elettrico.
Jolina Iavicoli: Danza Orientale, Sagat, Castagnette.
Nathalie Leclrec: Danzatrice tradizionale.
Per la Fonica Antonio Nastasi
Nando Citarella e Luciano Bellini
Pulcinella e Karagoz
(Farsa Mediterranea per: attori, cantanti, danzatori, musici e pupazzi)
Lo spettacolo nasce dalla voglia di unire tre modi diversi di esprimere il linguaggio popolare: La Musica, la Parola, la
Danza. Tre elementi che nella nostra tradizione sono spesso state rappresentate dai personaggi e dalle maschere della
Commedia dell’Arte e dal teatro di figura.
I due personaggi che noi presentiamo in questo lavoro hanno diverse cose in comune tra loro, dal linguaggio alla satira,
dalla fame all’amore e, pur appartenendo a due mondi diversi sono probabilmente figli dello stesso padre, Il Popolo.
Io e Luciano abbiamo sempre avuto una grande passione per il teatro delle maschere e, dopo aver percorso strade diverse
(sia musicali che teatrali) e proprio questa passione ci ha stimolato a scrivere un omaggio a questi due personaggi che
forse servirà ad unire ancor di più i loro due mondi e le loro culture.
Nando Citarella
Compagnia "La Paranza"
La Compagnia de “La Paranza “
presenta :
“SALOTTO MUSICALE DI FIN DE SIECLE “
Questo intermezzo musicale raccoglie alcune tra le più belle pagine dell’opera lirica e delle soiree
musicali che a
cavallo tra l’ottocento e il novecento si facevano nei salotti e nei teatri privati e che avevano
per protagonisti
cantanti di quel periodo famosi e non, da Adelina Patti a Lina Cavalieri da Titta Ruffo a Enrico
Caruso .
Ma anche i nobili con i maestri che a quell’epoca davano lezioni nei loro palazzi (Cimarosa,
Paisiello, Rossini,
Mascagni, Puccini e altri ancora).
Alcune composizioni venivano fatte proprio per quelle occasioni , basti pensare proprio alle soiree
musicali scritte da
Rossini per alcuni nobili francesi.
Citiamo alcune delle romanze che compongono il repertorio di questo divertissement:
Duetto buffo dei gatti
Duetto dall’ Elisir d’amore
Quartetto dal Rigoletto
Brindisi dalla Traviata
Serenata da Don Giovanni
Aria di Tosca
Serenata dal Barbiere di Siviglia e poi ancora alcune romanze da camera di Verdi, Mascagni e
Bellini.
L’organico è composto da 7 elementi :
1 pianista
1 flautista
1 contrabbasso o violoncello
4 cantanti Soprano-Tenore-Basso-Contralto (tutti in abito da concerto)
La durata è di 70 minuti circa (con intervallo)
Necessità tecniche :
Camerini per cambiarsi
Un pianoforte a coda o tre quarti di coda.